Presidente, Colleghi Consiglieri, Cittadini,

stasera fa il suo debutto la nuova Amministrazione. La nuova Amministrazione democraticamente eletta nella tornata elettorale del maggio scorso.

Come ho già anticipato al momento del giuramento, è per me un grande onore ricoprire questo prestigioso incarico. Grande onore che corrisponde ad eguale onere, ovvero fare ciò che serve a Riva Ligure per il suo sviluppo economico, per la sua stabilità e la sua giustizia sociale, per la sua crescita culturale e turistica, per produrre maggiore ricchezza economica, per ridare slancio al settore produttivo.

Ed allora, dopo aver condiviso questa scelta con tutti i componenti della mia squadra, ho deciso che fosse doveroso presentare il nostro programma in modo facile, semplice, immediato e non, al contrario, con un elenco sterminato di possibili e, perché no, impossibili interventi.

Le urne ci hanno consegnato un consiglio comunale composto da otto persone, compreso il sottoscritto, non nuove a questa aula e da altre tre alla loro prima esperienza: alla Presidente Garibaldi, all’Assessore Benza ed alla Consigliere Castore va il mio più sentito augurio di buon lavoro. Sono certo che il vostro contagioso entusiasmo possa essere un elemento fondamentale per imprimere quella svolta, della quale, solamente difendendo e rilanciando l’operato dell’Amministrazione Nuvoloni, Riva Ligure necessita.

Partendo proprio da ultimi dieci anni di intenso lavoro, sapremo reagire di fronte all’immagine di questi mesi che ci consegna una realtà stanca e rassegnata. Sapremo affrontarla con impegno, determinazione e cuore, mobilitando tutta la cittadinanza, per elevare la qualità della vita dei giovani, delle famiglie e degli anziani, per spingere le attività commerciali ed artigianali, per proteggere le aziende agricole, per agevolare il progresso ambientale e urbano che tuteli sicurezza e salute dei cittadini. Partendo proprio dai progetti e dalle opere cantierate dalla precedente Amministrazione, muoveremo i nostri primi passi. A titolo esemplificativo ma non esaustivo, concluderemo i lavori di riqualificazione del complesso sportivo comunale in accordo con il GS Riva Ligure. Procederemo, subito dopo l’estate, alla realizzazione del ponte sul Rio Caravello che colleghi Corso Villaregia e Piazza Ughetto. Sostituiremo la pubblica illuminazione della stessa Corso Villaregia. Chiederemo al Governo, in risposta alla lettera inviatami dal Presidente Renzi, di inserire nello Sblocca Italia, il sovrappasso della pista ciclabile, in prossimità dell’intersezione tra il Corso Villaregia e la Via Aurelia: siamo consapevoli che sia necessario intervenire con urgenza, al fine di prevenire danni irreparabili all’incolumità pubblica.

Ma durante la campagna elettorale, ci siamo anche impegnati a realizzare 10 cose concrete in 100 giorni. 100 giorni che serviranno a rodare la nuova Amministrazione e che mi permetteranno, di conseguenza, di comprendere se le deleghe e gli incarichi che ho assegnato abbiano bisogno di un’eventuale e nuova ridistribuzione. Le 10 cose concrete di cui parliamo non rappresentano il programma di mandato, ma una serie di interventi non procrastinabili e che ben fa comprendere quali siano gli aspetti sui quali maggiormente puntiamo nei prossimi cinque anni. A tal proposito, trasparenza, servizi alla persona, ambiente, turismo, attività produttive, floricoltura ed innovazione tecnologica sono le nostre priorità. Perché il benessere della nostra comunità è la nostra unica priorità.

La dimostrazione evidente è che tutta la nostra squadra si sia impegnata ad intraprendere un processo partecipativo che permetta la costruzione di un documento “arRIVAre – destinazione 2020” che individui i problemi, le opportunità, gli obiettivi e gli scenari di sviluppo del nostro territorio. Affideremo tale compito a tre nuovi strumenti: il Piano Strategico, il Piano Urbanistico Comunale e l’Agenda 21 locale. Non è più tempo di rinvii: dobbiamo redigere un programma puntuale e serio di interventi che disegni una nuova Riva Ligure.

Con franchezza e per onestà intellettuale, non dobbiamo comunque nasconderci dietro un dito: non sempre, il nostro impegno, la nostra determinazione ed il nostro cuore saranno sufficienti per abbattere quel famigerato mostro di nome Patto di Stabilità. Poco fa, ho giurato, con evidente soddisfazione, di osservare lealmente la Costituzione Italiana, ma non ho dichiarato, e vorrei che fosse chiaro, di essere sottomesso al rigore economico della Signora Merkel. Per questo motivo, seppur consapevole delle oggettive difficoltà, mi batterò nelle sedi opportune, affinché sia rispettata l’autonomia dei comuni così come sancito dall’articolo 114 della Costituzione. Autonomia che significa, in primo luogo, non mortificare i bisogni primari della collettività.

Ma patto di stabilità fa rima anche con bilancio. Bilancio che, nell’immaginario collettivo, significa tasse da pagare. È nostra intenzione rendere più indolore possibile l’introduzione dell’Imposta Unica Comunale, che altro non è che la sommatoria di tre diversi tributi, ossia l’IMU, la TARI e la TASI. Questa sera, annunciamo che siamo già al lavoro per applicare agevolazioni alle eventuali nuove attività operanti nel centro storico e per i residenti con mutuo prima casa in essere, di mantenere le agevolazioni fiscali per gli esercizi pubblici che dichiarino di non aver installato apparecchi con vincita in denaro e per le abitazioni in cui sono residenti portatori di handicap. Siamo già al lavoro per ridurre al 5 per mille l’aliquota IMU per i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti iscritti all’INPS e per i terreni agricoli affittati o concessi in comodato a coltivatori diretti iscritti all’INPS e posseduti da coniuge o da familiari di primo grado. Non è un’impresa facile, ma l’ottimismo non manca di certo. Bilancio che, come dicevamo, nell’immaginario collettivo, significa tasse da pagare, ma che, per gli addetti ai lavori, significa anche procedere con la gestione in forma associata delle funzioni fondamentali. L’Amministrazione precedente, su questo fronte, ha lavorato alacremente e bene. Con i Comuni di Santo Stefano al Mare, di Pompeiana e di Terzorio, abbiamo già condiviso tre settori, e più specificatamente il sociale, la pubblica istruzione e la protezione civile. Da domani ci metteremo al lavoro per trovare un’intesa sui restanti sei. Riva Ligure continuerà, in ogni caso, a fare la sua parte e non si tirerà indietro: l’obiettivo finale che intendiamo perseguire, senza tentennamenti, è quello dell’Unione di Comuni.

Unione di Comuni che, da buon rivasco, non deve significare, però, rinunciare alle nostre tradizioni, che vanno, al contrario, valorizzate e preservate. Come abbiamo proposto nel nostro programma elettorale, promuoveremo la costituzione della “Famija Rivasca”, che sarà composta da tutte le Associazioni senza finalità di lucro operanti sul territorio, alle quali va il nostro personale e sentito ringraziamento per tutto quello che, con passione e dedizione, hanno fatto nel corso di questi anni. Come mi è stato richiesto da tanti cittadini, nel prossimo Consiglio Comunale, costituiremo la nuova commissione toponomastica, al fine di ricordare tutte quelle persone che hanno positivamente lasciato un ricordo nel cuore della nostra comunità. Come mi è stato richiesto da tanti cittadini, inoltre, in occasione della Festività della Resurrezione in Regione Prati, della Festività della Madonna del Buon Consiglio e della Festività di San Giovanni Battista, l’Amministrazione parteciperà alle funzioni religiose in forma ufficiale. Discorso a parte, meritano i festeggiamenti patronali di San Maurizio Martire. Continueremo a convocare il Consiglio Comunale Solenne e Straordinario, durante il quale consegneremo le benemerenze a coloro che hanno tenuto alto il nome di Riva Ligure e la cittadinanza onoraria che, quest’anno, è nostra intenzione conferire, in occasione del suo bicentenario, all’Arma dei Carabinieri. Ho già anticipato informalmente questa nostra volontà, per tramite del Comandante di Stazione di Santo Stefano al Mare, al Comandante di Compagnia di Sanremo, Cap. Paolo De Alescandris, lunedì scorso, quando ho partecipato ai festeggiamenti provinciali. È stata la mia prima uscita ufficiale e sono lusingato che sia coincisa con le celebrazioni della Benemerita, elemento imprescindibile di rassicurazione sociale. La nostra collaborazione con questa vitale Istituzione non verrà mai meno.

Parlando di sicurezza viene spontaneo parlare di legalità. Qualche giorno prima delle elezioni, questa aula ha ospitato il nostro concittadino onorario, il Dott. Gian Carlo Caselli, icona della lotta dello Stato contro la criminalità organizzata. Sia chiaro che in questo Comune, come è avvenuto con la precedente Amministrazione, non ci sarà spazio per chi non ama rispettare le leggi e le regole. Ed allora, senza indugi, vi anticipiamo che il nostro Comune aderirà all’Associazione “Avviso Pubblico” che ha l’intento di collegare ed organizzare gli Amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essi governati. E vi anticipiamo che sarà istituito l'”Osservatorio permanente per la legalità e la sicurezza”, al fine di favorire la crescita sociale, civile, economica di Riva Ligure attraverso un rapporto forte e sistematico con la cittadinanza. Chiederemo alle minoranze di partecipare responsabilmente ai lavori del nuovo organismo, perché la legalità non ammette divisioni. Non abbiamo dubbi che accetteranno con animo grato il nostro invito.
Ma alle minoranze non chiediamo solo questo. Chiediamo di guardare al bene del paese e non, viceversa, di arroccarsi su posizioni pretestuose. Stasera, si apre una nuova stagione. Una stagione che ci piacerebbe fosse di confronto e non di scontro. Questo non significa che dobbiate appiattirvi sulle nostre decisioni e sulle nostre idee. Significa semplicemente che non dobbiate avere paura di proporre e di suggerire, perché il nostro atteggiamento, laddove non si sfoci nel populismo, sarà di apertura. Tutte ed undici le persone che siedono in questo Consiglio Comunale hanno messo la loro faccia per migliorare Riva Ligure. E tutte ed undici le persone, sono sicuro, che la loro faccia non vogliono perderla, perché in questo paese ci sono nati e cresciuti, ci lavorano, hanno i loro affetti, ci crescono i loro figli. La nostra disponibilità davanti ad un comportamento costruttivo non verrà meno.

Mi avvio alla conclusione, ma prima di terminare desidero fare alcuni ringraziamenti. Ringrazio innanzitutto Franco Nuvoloni che ha creduto in me, rinunciando alla possibilità di esercitare il terzo mandato. Per la correttezza e per la trasparenza che lo hanno sempre contraddistinto, considero il suo modo di approcciarsi alla cosa pubblica il mio esclusivo riferimento etico. Ringrazio tutti i candidati che hanno sostenuto la mia elezione, in modo particolare l’amico Mauro Melissano, l’unico assessore della scorsa Amministrazione ad essersi ricandidato. La sua esperienza, quella del Consigliere Grasso e quella del Consigliere Ruggiero saranno fondamentali per accompagnare i neo eletti nel loro nuovo percorso. Ringrazio il Segretario Comunale, i Responsabili del Servizio e tutto il personale, che, non appena insediato, mi hanno manifestato la loro totale e completa disponibilità a collaborare. Ringrazio la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto ed incoraggiato. E ringrazio in modo particolare tutti i cittadini di Riva Ligure. Nessuno escluso. Uno per uno. Da chi ha sempre creduto nel nostro progetto a chi nel nostro progetto non ha mai creduto, strappandoci od imbrattandoci magari i manifesti. Perché sono fiducioso che la condivisione del nostro operato e l’eventuale critica serviranno in ogni caso a coinvolgere tutti nella nostra missione di concretizzare la speranza di cambiare. Perché cambiare non ha significato cambiare schieramento. Perché Riva viene prima di tutto. Sempre!