Insieme medici di base e centro prelievi. Sotto lo stesso tetto. Per la prima volta a Riva Ligure. I pazienti non devono più fare chilometri per sottoporsi ad un esame del sangue, dopo avere fatto una visita dal dottore di famiglia. Il malato esce da uno studio ed entra nell’altro.
Comunemente, la possiamo considerare la Casa della Salute. La prima, sotto il campanile di San Maurizio, è operativa da qualche giorno in Via Giardino 5. Lì, dove, negli anni Ottanta, c’era lo storico Cinema Corallo. Lì, dove, fino a qualche mese fa, c’era il centro di aggregazione per anziani, si è concretizzata la cosiddetta integrazione fra territorio e servizi alla persona, una definizione pluriabusata dai politici, che finalmente diventa realtà in un progetto a favore dei malati.Nel nuovo spazio, hanno preso casa due dottori di famiglia operanti nella zona, Anselmo Avena ed Ezio Magrino, che versano al Comune 200 euro al mese ciascuno. Di fianco – ed insieme a loro – c’è già il Laboratorio SynLab, inaugurato oltre un anno fa, aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì, senza restrizioni di età o patologia.
“È dall’inizio del nostro mandato – evidenzia il Sindaco Giorgio Giuffra – che lavoravamo per arrivare al raggiungimento di quest’obiettivo: una vera collaborazione, sotto lo stesso tetto, tra medici di base e centro prelievi. In modo che il paziente possa essere davvero seguito in un percorso di cura condiviso, che gli eviti inutili rimpalli.”.
Con l’attivazione della Casa della Salute, per la Civica Amministrazione, è arrivato anche il momento di far decollare una massiccia campagna di prevenzione sanitaria. Nei giorni a venire, infatti, i 2538 cittadini maggiorenni residenti saranno destinatari di una missiva a firma del Sindaco, la quale spiegherà le modalità per accedere gratuitamente ad una tipologia di check-up tra le quattro proposte (prevenzione generale, prevenzione tiroide, prevenzione tumorale e prevenzione prostata). L’adesione, a patto che la stessa avvenga entro il 31 dicembre prossimo, è su base volontaria e non vi è nessun obbligo.
“Riteniamo – sottolinea Giuffra – che il primo passo per occuparsi della popolazione sia partire dalla salute, in un mondo in cui siamo presi dal lavoro e dalla quotidianità, dedicando poco tempo a noi stessi. Amministrare – continua – vuol dire pensare non solo alle strade, ma anche e soprattutto alle persone che hai intorno. Consigliamo a tutti, prima di accedere al servizio, – conclude – di rivolgersi al proprio medico di famiglia per valutare insieme il check-up più indicato in relazione alle proprie esigenze ed alla propria storia clinica.”.
Questa iniziativa forte, destinata ad accrescere la qualità della vita, fa sembrare ancora più lontana la mobilitazione popolare che il Sindaco Giuffra e la sua Amministrazione promossero, nella primavera del 2016, per scongiurare la chiusura del centro prelievi. La testimonianza che, qualche volta, da situazioni di difficoltà possono nascere autentiche opportunità.