foto_premiazione

Gentile Maestra Margherita,

 

le confesso che, fino alla sua felice intuizione di definire “petaloso” un errore bello e, soprattutto, di inviare il nuovo lemma all’Accademia della Crusca per una valutazione, non avevamo un aggettivo così appropriato e calzante che potesse rappresentarci. Immagino il suo stupore nell’ascoltare una simile affermazione. Brevemente, allora, cercherò di spiegarle in maniera esauriente ed esaustiva il senso di queste mie parole.

Riva Ligure conta ancora oggi oltre 100 aziende floricole, dietro le quali si nascondono la vita ed i sogni di persone che amano la terra, senza dimenticare l’alta specializzazione e la tecnologia che aiutano la produzione. Sono storie, anche simpatiche, di gente venuta spesso da fuori Riva Ligure, per lo più dall’Abruzzo e dalla Calabria, e che adesso si sente rivasca nella passione lavorativa e nella sfida alla Natura. Ascoltare le loro parole, condividere i loro aneddoti aiutano a capire quanta umanità ci sia in un fiore di Riva Ligure: un regalo che ha dei Valori. Aria pura, sole, cielo terso da un lato, sudore, forza fisica, attenzione ai particolari dall’altro: ecco gli ingredienti della formula tipica del nostro floricoltore. Spesso e volentieri, si tratta di aziende floricole a conduzione familiare, raccolte nell’eredità di un padre e di una madre, che vivono le trasformazioni imposte dal mercato e le affrontano con il loro piglio battagliero e la loro costanza. In ogni caso, non si fermano, ma sono sempre alla ricerca di nuove soluzioni per essere presenti sulla piazza, attrezzandosi giorno dopo giorno per combinare la coltivazione in serra con quella in pien’aria. In quest’ultimo caso, l’alleato è sempre di più il nostro impareggiabile clima, che permette iniziative di coltivazione altrove impossibili.

 

Alle nostre scuole, invece, sono legati i nostri ricordi più emozionanti delle tredici edizioni di questo Consiglio Comunale Straordinario e Solenne. In questi tredici anni, infatti, le abbiamo considerate il centro di Riva Ligure, riuscendo – almeno questo è il nostro auspicio – ad accrescere negli studenti, nei docenti ed in tutto il personale, la consapevolezza di essere parte di un progetto comune, realistico, ma ambizioso, che va decisamente oltre le mura dei propri edifici scolastici. Un progetto che riguarda tremila persone. Un Paese intero che ha deciso di essere l’avanguardia e non la retrovia. Dal canto loro, le nostre scuole, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, passando per la scuola primaria, dimostrano quotidianamente di saper sviluppare nei bambini e nei ragazzi la curiosità per il mondo ed il pensiero critico. Di stimolare la loro creatività e li incoraggiano a fare cose con le proprie mani nell’era digitale. Di essere la risposta migliore alla nuova domanda di competenze espresse dai mutamenti economici e sociali. Avere scuole così preziose consente di dotare Riva Ligure di un meccanismo permanente di innovazione, sviluppo e qualità della democrazia. Un meccanismo che si alimenta con l’energia di nuove generazioni di cittadini, istruiti e pronti ad affrontare il futuro.

 

La sua intuizione, insomma, ci ha consentito di riflettere su due fondamentali pilastri, sui quali si poggia la nostra Comunità, la floricoltura e la scuola. Per questo motivo, le conferiamo l’istituto della Cittadinanza Onoraria e lo conferiamo al piccolo Matteo, per aver confermato, con la sua invenzione, quanto la lingua italiana sia creatività e luogo di libertà. Avete riportato in senso positivo i fiori e quindi la floricoltura al centro delle cronache nazionali. Avete dimostrato che la scuola sia la più feconda fabbrica di sogni e che non vada frequentata solo per un voto o per un giudizio.

 

Riva prima di tutto.

 

W l’Italia!