alpini

Nella sua ultracentenaria storia, il Corpo degli Alpini, strumento a vigile garanzia dei valori fondanti dell’Italia e custode di antiche tradizioni, ha offerto un contributo straordinario, in guerra ed in pace, alla costruzione del nostro Paese.

I principi universali di libertà e democrazia sanciti nella Carta Costituzionale repubblicana, l’hanno visto fedele tutore, in un confermato percorso di sacrificio ed abnegazione a difesa dei diritti dei cittadini e dello stato di diritto.

Ritengo doveroso rivolgere da subito un commosso pensiero a tutti gli Alpini di ieri e di oggi che, fedeli al giuramento prestato, hanno perduto la vita nell’adempimento del dovere nelle missioni a loro assegnate. Alle loro famiglie esprimo la mia vicinanza e quella di tutta la nostra Comunità. Essi non saranno mai dimenticati, perché il loro ricordo è ravvivato quotidianamente dalle donne e dagli uomini che, con la penna nera, seguitano a fare più che il loro dovere, sempre e comunque, anche nelle condizioni più estreme.

Quella degli Alpini è una gloriosa epopea, di uomini uniti nei valori più genuini della vita militare e dalle tradizioni della gente di montagna, che ha segnato i momenti più importanti della nostra storia con pagine di eroismo, in particolare nel primo e secondo conflitto mondiale e nella guerra di liberazione.

Ho avuto l’opportunità – fu tra i superstiti che rientrarono in Italia al termine delle ostilità, nel 1945 – di rivivere una pagina dolorosa della nostra storia attraverso la testimonianza di mio nonno materno, attraverso un pugno di fotografie che ritraevano soldati in armi pronti al combattimento, nel gioco delle retrovie, davanti a delle bare, in campo di internamento ed infine di nuovo liberi.

All’epoca Alpino trentenne, partito per il Montenegro e l’Albania, nell’ottobre del 1941, era solito raccontare, con grande sensibilità, l’orrore di una guerra quasi dimenticata, ispirato non solo dagli eventi bellici in sé, ma anche e soprattutto dal vivo desiderio di dimostrare lo spirito con il quale gli Alpini li hanno affrontati: senso del dovere, fratellanza, solidarietà vera, amor di patria.

Ancora oggi, settant’anni dopo, la specialità rappresenta tuttavia una componente di eccellenza dell’Esercito Italiano: lo dimostrano gli interventi di soccorso ed assistenza alle popolazioni colpite da calamità naturali e la capacità di integrarsi ed offrire un valore aggiunto ai contingenti impegnati su mandato della comunità internazionale nella lotta al terrorismo, per ristabilire condizioni di stabilità e sicurezza in Paesi preda di conflitti e laddove nuovi focolai di crisi rischiano di propagarsi e degenerare.

A prescindere dai compiti operativi, il Corpo degli Alpini svolge altresì una meritoria opera di accompagnamento e guida delle nuove generazioni che oggi stentano a trovare una sicura rotta per indirizzare le proprie energie vitali verso un impegno attivo, consapevole e responsabile nella società.

È evidente che la capacità di associare al rigore ed alla professionalità una spiccata umanità sia la cifra distintiva dei nostri Alpini. Oggi che abbiamo bisogno di simboli e valori, di punti di riferimento certi ed incontrovertibili, puri come sono i nostri sentimenti etici custoditi in fondo al cuore, sappiano le nostre amate Penne Nere essere là dove c’è bisogno di Italia per ricordare diritti, libertà, sacrificio, abnegazione.

Auspico che gli Alpini, singolarmente o come Corpo, siano ancora e sempre in grado di trasmettere a tutti, nessuno escluso, uno per uno, l’amore vero per il bene comune, per l’Italia che affascina migliaia di popoli, ma che spesso viene gettata via dalla pigrizia nostrana di non volere curare il decoro urbano, recuperare le case o le chiese cadenti.

Il Corpo degli Alpini rappresenta tutti gli italiani, la nostra parte migliore, sia che gli si appartenga dal nord dall’accento straniero, sia che si arrivi ad entrarci da paesi di mare o dalle isole, perché, quando vediamo un Alpino, ci stiamo specchiando in un significato carico di commozione e di gioia.

Con questi sentimenti di stima e riconoscenza, giunga agli Ufficiali, ai Sottufficiali, ai Graduati, agli Alpini semplici ed alle loro famiglie, che partecipano ai sacrifici del loro lavoro, il mio più fervido augurio.

Per questi stessi sentimenti di stima e riconoscenza, sono lusingato di poter insignire dell’istituto della Cittadinanza Onoraria le Truppe Alpine.

Viva gli Alpini, viva Riva Ligure, viva l’Italia!